Articoli sulle frodi dell'Olio Extra Vergine d'oliva
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- Gli uomini del Nucleo Agroalimentare Forestale di Roma del Corpo forestale dello Stato, a seguito di una lunga indagine iniziata nel settembre del 2010 e finalizzata a verificare la filiera di qualità dell’olio extravergine di oliva, hanno riscontrato, presso diversi stabilimenti di confezionamento a Firenze, Reggio Emilia, Genova e Pavia documenti di trasporto falsificati utilizzati per regolarizzare una partita di 450 mila chilogrammi di olio extravergine di oliva destinata ad essere commercializzata, per un valore di circa 4 milioni di euro.
- L’ultima segnalazione sulle adulterazione dell’olio extra vergine di oliva miscelato con olio deodorato proviene dall’Arpa di Ascoli Piceno, che ha analizzato 68 campioni di extra-vergine (33 prelevati nei frantoi marchigiani e 35 bottiglie acquistate al dettaglio). Il verdetto finale è sorprendente: un terzo circa degli extra-vergini comprati nei supermercati si può considerare fuori norma per l’eccessiva presenza di alchil esteri.
- Il sequestro di olio di semi che “miracolosamente” diveniva olio extravergine di oliva avvenuto a Cerignola è l’ennesima dimostrazione di quanto sia determinante l'emanazione del decreto sull'indicazione obbligatoria della provenienza nell'etichettatura dell'olio vergine ed extravergine.
Al fine di garantire ai consumatori che l'olio extravergine di oliva che stanno comprando sia genuino, è indispensabile che l'etichettatura mostra chiaramente le sue certificazioni. Infatti, solo un severo controllo da parte delle agenzie autorizzate fa si che venga assegnata la denominazione DOP o IGP ai produttori. L'etichettatura DOP e IGP indica che l'intero processo di coltivazione, la premitura, e l'imbottigliamento abbia avuto luogo all'interno della regione.
Si prega di fare attenzione ai truffatori fraudolenti!!! |